Cos’è la teoria dello sciocco maggiore? Vediamo come funziona e perché secondo alcuni questa tesi determina il mercato, prezzi compresi.
La teoria dello sciocco maggiore è una tesi molto diffusa tra gli investitori. In soldoni, consiste nell’acquistare azioni/titoli sopravvalutati perché ci sono “grandi sciocchi” a cui rivenderli, i quali sono disposti a sganciare una somma di denaro superiore alla cifra stanziata in un primo momento. Vediamo come funziona e perché secondo alcuni questa tesi è in grado di determinare il mercato, prezzi compresi.
Teoria dello sciocco maggiore: cos’è?
Cos’è la teoria dello sciocco maggiore? Partiamo con il dire che il nome che la definisce non è stato scelto a caso. In soldoni, questa tesi sostiene che uno sciocco acquista un titolo sopravvalutato perché ci sarà sempre uno sciocco maggiore pronto a sganciare denaro per ricomprarlo. Si tratta di una dinamica piuttosto diffusa tra gli investitori, ma è bene sottolineare che è molto rischiosa.
La teoria dello sciocco maggiore, quindi, sostiene che si possono fare soldi comprando titoli sopravvalutati grazie alla presenza di qualcuno che non ha abbastanza sale in zucca da comprendere il rischio dell’acquisto. Quest’ultimo, pertanto, è considerato lo sciocco maggiore. Di conseguenza, i prezzi aumentano perché c’è sempre una persona furba che, in un certo senso, ne frega un’altra che non è altrettanto perspicace.
Secondo questa strategia, un investitore acquista titoli ad un prezzo discutibile a prescindere dalle loro qualità. Quando la tesi va in porto, perché non sempre ciò avviene, l’investitore li venderà rapidamente arricchendosi ancora di più.
Attenzione ai rischi: gli sciocchi non sono infiniti
A questo punto, la domanda sorge spontanea: cosa accadrà quando finiranno gli sciocchi? Meccanismi del genere, solitamente, non hanno un grande futuro. Come se non bastasse, seguire una strategia di questo tipo significa ignorare i valori, i rapporti sugli utili e tutte le altre informazioni necessarie per fare un buon investimento.